
Nel segno di...
Daniele Semeraro
SCRITTORE

Crisi pandemica. Senza un contratto editoriale, la caduta dell'Occidente immaginata ben prima che questa si disvelasse nella realtà, nella crisi afgana, per esempio, che ne è simbolo ed embrione. L'Africa, in gran parte colonizzata da Pechino, è meta privilegiata di migranti italiani, profughi in fuga dalla Variante Urbana alla ricerca di una vita migliore, destinati, però, ad essere sfruttati nelle miniere di Coltan, in particolare i bambini. Sulla Nuova via della Seta, un possibile governo a guida cinese si paventa in Italia già dal 2030, decimo anno pandemico.
Einaudi: L'ULTIMA PERLA DEL FILO è fin dalle prime battute un libro densissimo, ben documentato, appassionante e di godibile lettura. La costruzione di un immaginario futuro in cui gli assetti globali sono controllati dalla Cina è coerente, credibile e piuttosto somigliante al futuro che forse ci aspetta. A livello linguistico, vi è padronanza dei registri a seconda delle fasi del testo, buon ritmo della singola pagina e ricchezza stilistica, sempre ben calibrata e mai in eccesso. Colpisce il nitore e la solidità del quadro geopolitico messo in scena, per quanto si tratti a tutti gli effetti di una proiezione fantastica (chissà se ucronica o distopica), e la competenza che traspare del variopinto e stratificato universo cinese.
Sono apprezzabili l’originalità tematica e la buona resa stilistica".
Nonostante ciò, "L'ultima perla del filo" è libro clandestino. Nessun grande editore lo pubblica. Scritto tra marzo e luglio del 2020, anticipa eventi quali l'Afghanistan, la durata della pandemia, il Governo D., il Mediterraneo in mano alla Cina, la crisi climatica ed energetica e tanto altro. Lo scenario futuro si compone sulla base di evidenze che molti ignorano, in buona o cattiva fede. Riuscirà Pechino a fare della Penisola L'ULTIMA PERLA DEL FILO?




