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Crisi pandemica. Senza un contratto editoriale, la caduta dell'Occidente immaginata ben prima che questa si disvelasse nella realtà, nella crisi afgana, per esempio, che ne è simbolo ed embrione. L'Africa, in gran parte colonizzata da Pechino, è meta privilegiata di migranti italiani, profughi in fuga dalla Variante Urbana alla ricerca di una vita migliore, destinati, però, ad essere sfruttati nelle miniere di Coltan, in particolare i bambini. Sulla Nuova via della Seta, un possibile governo a guida cinese si paventa in Italia già dal 2030, decimo anno pandemico.

Einaudi: L'ULTIMA PERLA DEL FILO è fin dalle prime battute un libro densissimo, ben documentato, appassionante e di godibile lettura. La costruzione di un immaginario futuro in cui gli assetti globali sono controllati dalla Cina è coerente, credibile e piuttosto somigliante al futuro che forse ci aspetta. A livello linguistico, vi è padronanza dei registri a seconda delle fasi del testo, buon ritmo della singola pagina e ricchezza stilistica, sempre ben calibrata e mai in eccesso. Colpisce il nitore e la solidità del quadro geopolitico messo in scena, per quanto si tratti a tutti gli effetti di una proiezione fantastica (chissà se ucronica o distopica), e la competenza che traspare del variopinto e stratificato universo cinese.

Sono apprezzabili l’originalità tematica e la buona resa stilistica".

Nonostante ciò, "L'ultima perla del filo" è libro clandestino. Nessun grande editore lo pubblica. Scritto tra marzo e luglio del 2020, anticipa eventi quali l'Afghanistan, la durata della pandemia, il Governo D., il Mediterraneo in mano alla Cina, la crisi climatica ed energetica e tanto altro. Lo scenario futuro si compone sulla base di evidenze che molti ignorano, in buona o cattiva fede. Riuscirà Pechino a fare della Penisola L'ULTIMA PERLA DEL FILO?

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